“Quella ragioneria aveva uno spirito ed un cuore incredibili…” di Massimo Russo.


Quando Moreno mi ha telefonato chiedendomi un pezzo sulla mia esperienza pallavolistica, la mente è subito andata agli inizi, intorno al 1967 con la Stella Azzurra Lavagna. Il mitico Giorgio Vaccarezza già direttore sportivo nella giovane società di quella sponda dell’Entella, mi convinse ad abbracciare questo magnifico sport che poi è diventato parte integrante della mia vita.
Gli inizi furono subito positivi tanto che diventammo subito campioni liguri Allievi con delle promesse come Marco Ostigoni, Tonino Gozzi, Gian Cella, i fratelli Rosina, Marco Glorialanza. Fu l’inizio di anni vincenti che ci portarono addirittura alla fase Nazionale del Campionato Under 18 dove perdemmo in Semifinale contro una squadra
di serie A l’Arc Linea Trieste con un sestetto composto dal sottoscritto, Danilo Bonino, Ivo Noceti, Tonino Gozzi, Riccardo Fossati, Marco Ostigoni. Grandi uomini e grandi giocatori cosi come gli allenatori Fausto Bosi e Renato Gotelli, persone che mi hanno aiutato a credere in quella che sarebbe poi diventata una vera passione: allenare. Essi infatti mi hanno stimolato a pensare come una sorta di allenatore in campo, e questo mi ha motivato fortemente a diventarlo.
Quella carriera l’ho cominciata giovanissimo con le squadre giovanili della Stella Azzurra allenando atleti come Paolino De Cesaris,Claudio Ruisecco,mio fratello Renato e pensate alcuni che sono poi diventati giocatori di calcio; come Stefano Risaliti e Stefano Vassalli. Intanto continuavo a giocare e a 17 anni Fausto Bosi mi fece esordire in Serie B a Pisa contro il Cus Pisa che vinse a mani basse il Campionato contro delle leggende come Nassi, Innocenti, Lazzeroni poi diventati vice campioni del mondo. Perdemno 3 a 0 ma feci bene e continuai a giocare le restanti partite.
Quel periodo era un vero “tour de force” perche fra Torneo Studentesco Campionato e Under 18 si giocavano 3 partite durante il fine settimana. Lo Studentesco poi era bellissimo, andava in scena il sabato pomeriggio in una palestra Marchesani stipata dagli studenti vocianti ed entusiasti.
In quella occasione ho capito l’importanza della coesione di una squadra, quando come Ragioneria, vincemmo contro i Geometri, per altro una squadra piu’attrezzata di noi, ma sapemmo tener duro, con spirito e cuore incredibili. Nel ricordo c’è anche la gioia del prof. De Bartolomei, felice di aver battuto l’amico Prof. De Cesaris, papà di Paolo in forza nelle nostre giovanili azzurro stellate.
Erano anche i tempi di derby appassionati, contro lo squadrone del Csi Chiavari dei vari Giorgi, Cremisio, Valente, lo stesso Moreno Salvini, Belingheri e Annigoni.
In una occasione dove ci giocavamo con la Stella Azzurra la salvezza, riuscimmo a batterli nel nostro fortino, la Riboli di Lavagna, grazie ad un “mani e fuori” di Enrico Valente su di me, non visto dall’arbitro, che Enrico mi rinfaccia ancora oggi.
Poi il destino burlone, ha voluto che attraversassi l’Entella ed approdassi proprio nel Csi Chiavari qualche anno dopo, come allenatore sia della maschile ma soprattutto per un periodo bello ed appassionante, delle ragazze, ma questa è un’altra storia che vi racconterò….

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