Quella volta che le mie Superga persero la suola… di Dante Belingheri.


Era il 1966, avevo 13 anni ed un amico, Roberto, col quale andare a vedere una partita di pallavolo, la prima della mia vita:
fu’ una noia mortale! (strana la vita a volte…)
Lo sport che in quel momento avevo nel cuore era la ginnastica artistica e solo l’anno dopo, iscritto al Nautico di Camogli, iniziai ad avvicinarmi al volley.
Il CSI organizzava i Campionati Studenteschi per le scuole superiori del Levante e le partite di pallavolo si disputavano alla Casa Marchesani, con una partecipazione altissima di pubblico che tifava per la squadra del proprio Istituto trasformando la palestra in una bolgia allegra e piena di energia, cosi’ la passione per questo sport fece capolino in me…
Solo in seconda partecipai al mio primo Campionato Studentesco, non più come tifoso, ma come giocatore, gustandomi tutta l’adrenalina delle sfide e la carica che i nostri compagni ci davano dalle tribune.

Da quell’anno la pallavolo è entrata nella mia vita: iscrittomi al CSI di Chiavari a 17 anni disputai il mio primo campionato di serie B come titolare: in quegli anni i gironi di B erano due, Nord e Sud. Le trasferte per me erano gite, non ero mai stato praticamente da nessuna parte e mi ritrovavo a Torino, a Venezia, a Roma…fantastico!
Ricordo un viaggio in treno ad Ancona per giocare contro la Vigor Bumor, partita vinta 3 a 2 dopo tre ore sul campo (il cambiopalla non dava certezze sul tempo dei set, e gli incontri duravano all’infinito…e il ritorno a casa di notte in treno anche!)
Per dare un’idea di come i tempi siano cambiati, ho un ricordo di una partita (mi sembra contro lo Spem Faenza) in cui le mie Superga di tela persero la suola, tra l’imbarazzo generale continuai a giocare il set scalzo finchè mi recuperarono delle vecchie scarpe da basket enormi…sembravo Ridolini!
Ricordo che le prime Tiger da pallavolo arrivarono sul mercato solo dopo le Universiadi di Torino e il primo della nostra squadra ad averle fu Pino Chiarini e mi sembrava un “marziano” in campo…
Una delle esperienze più belle di quegli anni è stata la partecipazione ad una selezione per la nazionale juniores, una settimana in ritiro sotto la guida del mitico professor Anderlini, sara’ stato il 70-71…dove ho conosciuto alcuni fra i compagni che avrei ritrovato qualche anno dopo nel CUS Milano.
Dopo poco, infatti ho iniziato a frequentare l’ISEF in Cattolica a Milano e per due anni ho militato proprio nel CUS Milano.
Il mio rientro come giocatore nel Levante nel 1975, mi ha visto nella Stella Azzurra di Lavagna, quando ottenemmo la promozione in C con Moreno Salvini, Paolo de Cesaris, Bruno Podestà, Riccardo Fossati detto “Fuin”, Giangi Devoto, Noceti… Si giocava nella palestra delle Riboli, pavimento in piastrelle e spogliatoi esterni con passaggio negli orti per entrare in palestra e che freddure d’inverno… altri tempi!
Negli anni successivi ricordo Moneglia, San Salvatore con sponsor Funeral Home e maglia marrone-violaceo..!
Devo ammettere che la pallavolo mi ha dato grandi soddisfazioni ed emozioni, sia come giocatore prima sia come allenatore poi e se ripercorro tutti gli anni trascorsi nelle palestre i ricordi si accavallano e si sovrappongono, ma la cosa più importante è che sono ricordi condivisi con amici tutt’ora cari.

Dante.

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